Pietre e chakra sono in stretta correlazione. In natura ci sono una varietà infinita di pietre che, in base al colore e alle specifiche proprietà, lavorano sui nostri chakra.
Ricordo brevemente che i chakra sono convenzionalmente sette. In realtà sono molto di più ma questi sono i sette principali ed ognuno è associato ad un colore.
- I Chakra. Muladhara. Nero
- II Chakra. Svadhishthana. Arancio
- III Chakra. Manipura. Giallo
- IV Chakra. Anatha. Verde
- V Chakra. Vishudda. Blu
- VI Chakra. Ajna. Indaco
- VII Chakra. Sahasrara. Bianco
Ma vediamoli uno ad uno.
Le Pietre del Primo Chakra
Il primo è il Chakra della radice, in sanscrito Muladhara, significa appunto sostegno della radice, fondamenta e rappresenta il radicamento e la stabilità.
Le pietre usate in cristalloterapia per lavorare sul I Chakra sono quelle nere e rosso scuro.
Una pietra del I chakra che uso molto, sia per le collane mala sia per i bracciali, è l’onice nera.
L’onice nera stimola il senso di equilibrio e promuove il rafforzamento di sé, attraverso un riordinamento delle proprie energie. È una pietra dalle proprietà calmanti ma non inibenti, permette di affrontare le energie interiori, anche quelle dolorose, in maniera non traumatica.
Bracciale in onice
È una pietra che si presta bene per ogni tipo di gioiello e che io utilizzo da sola o in abbinamento con altre pietre. La uso da sola per un focus sul radicamento e sulla consapevolezza.
La abbino alla rodonite, per esempio, per un mala che sia d’aiuto nell’affrontare gli eventi spiacevoli: la rodonite è infatti una pietra “s.o.s”, che aiuta ad affrontare e superare gli shock emotivi e i traumi.
Anche la pietra lavica, o pietra di lava, è una pietra che, proprio per il suo significato e le sue proprietà riequilibranti, è legata al primo chakra.
E’ adatta per mala da portare al collo ma anche e soprattutto per i più pratici bracciali da uomo o da donna, essendo una pietra che filtra le energie negative cui siamo costantemente esposti.
Altre pietre utilizzate per sbloccare l’energia del primo chakra sono:
- l’ossidiana nera,
- il corallo nero,
- il diaspro nero,
- la fluorite nera,
- il granato almandino,
- la magnetite,
- l’opale nero,
- la tormalina nera,
- il quarzo fumè.
Abhaya mudra in onice nera
Le Pietre del Secondo Chakra
Il secondo chakra ha il nome sanscrito Svadhishthana e il colore ad esso associato è l’arancio. Trova collocazione a livello dell’addome, della zona lombare e dei genitali, ed è infatti il chakra legato alla femminilità, alla sessualità e alla riproduzione.
Le pietre utilizzate in cristalloterapia per lavorare sul secondo chakra sono, tra le altre, la giada arancio e la corniola.
Una delle proprietà della giada arancio è infondere sicurezza e fierezza personale a chi tende a credere poco in sé. È di aiuto alle persone che non si sentono mai abbastanza, o comunque si percepiscono non all’altezza, non affascinanti. Elimina gli atteggiamenti negativi di chi si sottovaluta e spinge a riconsiderarsi con più amor proprio.
La corniola è una pietra che definisco di collegamento tra il secondo, il terzo e il quarto chakra. Collega appunto il desiderio di contatto e l’armonia del quarto chakra, con le energie vitali e sessuali del secondo chakra, attraverso la personalità del terzo chakra.
Una delle proprietà della corniola, così come della pietra di luna, è quella di infondere una potente energia vitale, che rinforza anche la sessualità e la fertilità. Sono infatti entrambe pietre molto usate in cristalloterapia e in reiki per le donne in cerca di gravidanza.
Alcune altre pietre correlate al secondo chakra sono:
- il corallo rosso,
- il corindone arancione o rubino,
- la fluorite rossa,
- l’opale di fuoco rosso,
- la rubellite,
- l’agata di fuoco.
Ciondolo di corniola
Le Pietre per il Terzo Chakra
Il terzo chakra, in sanscrito Manipura (gemma splendente), è situato in corrispondenza del plesso solare e ha a che fare con l’energia, la volontà, il coraggio.
Il colore legato al terzo chakra è il giallo e in cristalloterapia vengono utilizzati ad esempio il quarzo citrino e l’occhio di tigre, pietre che infondono molta energia e donano a chi le indossa maggior sicurezza in sé.
Il quarzo citrino è una pietra che varia dai toni del giallo chiaro al giallo più intenso, aiuta a dosare l’energia soprattutto di chi nella vita deve esercitare il proprio potere personale nei confronti delle altre persone. È adatta anche alle persone creative, alla continua ricerca di nuove idee ed energie.
L’occhio di tigre è una pietra di colore marrone con delle striature di colore giallo. La sua origine è il Sud Africa ma, anche se in quantità minore, viene estratto anche in Australia e in India.
Bracciale in occhio di tigre
Come tante pietre correlate al terzo chakra, l’occhio di tigre infonde una forte carica di energia, ma ancor di più dona coraggio e sicurezza. È infatti una pietra molto indicata quando si affrontano momenti di incertezza ed è consigliata soprattutto a chi tende ad esitare o a perdere la fiducia in se stesso. È la pietra del coraggio, che uso sia nei mala da portare al collo sia nei mala da polso e nei bracciali.
Una pietra che personalmente amo molto usare per il terzo chakra è la pietra di sole, una pietra che oltretutto lavora anche sul secondo chakra. Di colore tendente al rosa/arancio, la pietra di sole, oltre a dare un grande apporto di energia, stimola ad esprimere le qualità caratteriali, consolidando la personalità e la individualità di chi la indossa. La considero una pietra che sviluppa il potenziale, il bello che c’è in ognuno di noi.
Oltre a quelle che vi ho appena citato, altre pietre dalle caratteristiche attinenti al terzo chakra sono:
- il diaspro giallo,
- la giadeite gialla,
- la pirite,
- la tormalina gialla,
- lo zircone bruno.
Le Pietre del Quarto Chakra
Il quarto è il Chakra del Cuore e il suo nome sanscrito è Anatha. Il colore del quarto chakra è il verde ma non sono solo di questo colore le pietre che lavorano sul cuore.
La pietra più utilizzata è infatti il quarzo rosa, che ha la caratteristica di rendere sensibili e di rafforzare la capacità di amare se stessi e gli altri. Proprio per le sue proprietà anche calmanti aiuta a perdonare, a comprendere e provare compassione. Spesso la utilizzo per le vostre collane mala o anche come bracciale per adulti o per le bambine “un po’ troppo esuberanti”.
Un’altra pietra per il quarto chakra è l’amazzonite, una pietra dal colore turchese tendente al verde che aiuta a vivere le relazioni come nutrimento e non come sottrazione di energie. La trovo utile per regolare gli equilibri del quarto e del quinto chakra (amore e comunicazione), per creare armonia tra due o più individui e costruire relazioni basate sul dialogo e sulla comprensione.
Ciondolo di amazzonite
Per il quarto chakra è anche indicata la fluorite verde, soprattutto per chi tende ad essere schivo, eccessivamente rigido, ma “curano il cuore” anche altre pietre come:
- la morganite,
- la tormalina rosa e policroma,
- la lepidolite,
- il diaspro verde,
- la giada verde,
- la malachite,
- il turchese africano.
Collana in argento e tormalina a goccia
Le Pietre per il Quinto Chakra
Il quinto è il Chakra della Gola, in sanscrito Visuddha, e il suo colore è il blu.
Il chakra della gola è correlato alla comunicazione, all’ascolto, all’apprendimento, alla creatività e all’espressione della personalità.
Una pietra che amo molto utilizzare in associazione al quinto chakra è l’acquamarina, perché stimola il dialogo nella società in generale, ma anche all’interno delle relazioni di coppia.
Uso l’acquamarina per le persone rigide, che tendono ad essere possessive, mentre il calcedonio blu è più adatto a chi tende a focalizzarsi sulle proprie idee senza concedere all’altro comprensione e ascolto.
Altre pietre indicate per il quinto chakra sono:
- il lapislazzuli,
- la calcite blu,
- il turchese,
- l’azzurrite.
Bracciale in lapislazzuli
Le Pietre per il Sesto Chakra
Il sesto chakra è chiamato anche terzo occhio. Il suo nome sanscrito è Ajna, che significa “percepire”. Il terzo occhio è infatti un punto di percezione profondo che si trova tra i nostri due occhi.
Lavorando sul sesto chakra, creiamo la nostra visione di riferimento, la nostra direzione. Il colore associato al sesto chakra è l’indaco e le pietre associate a questo centro energetico sono, ad esempio, la sodalite e l’angelite.
Sono pietre utili alle persone molto radicate, molto concrete e con tendenze al cinismo. Le loro proprietà aiutano a spostarsi dalle sfere più “terrene” e concrete verso quelle più spirituali.
La sodalite stimola l’idealismo e permette di superare gli ostacoli della mente. Consente di vivere la propria vita secondo i propri desideri, rimanendo fedeli a se stessi, ma aperti, eventualmente, a cambiare opinione.
L’angelite, che lavora anche sui vicini quinto e settimo chakra, è un’ottima pietra evolutiva che, oltre a sostenere nella crescita spirituale, ha anche un effetto calmante e rilassante.
Altre pietre del sesto chakra sono:
- la cianite,
- la crisocolla,
- la fluorite blu,
- la giadeite indaco,
- l’occhio di falco,
- la labradorite,
- l’occhio di gatto.
Orecchini in argento e goccia di labradorite
Le Pietre del Settimo Chakra
Il settimo è il chakra della corona. Il suo nome sanscrito è Sahasrara, che significa “loto dai mille petali”. È il centro energetico più alto e spirituale, quello ci permette di restare centrati. I colori associati al settimo chakra sono il viola e il bianco e alcune delle pietre utilizzate in cristalloterapia per incrementare la spiritualità sono il cristallo di rocca e l’howlite.
Il cristallo di rocca svolge una forte azione purificatrice di mente e spirito e l’howlite stimola la sensibilità nel percepire gli insegnamenti e i segnali, soprattutto quelli che ci vengono in sogno.
Bracciale in howlite e nodo lunga vita
Altre pietre legate al settimo chakra sono:
- l’ametista,
- la fluorite viola,
- l’adularia bianca,
- il quarzo ialino (Herkimer),
- la selenite.
Ciondolo di ametista
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Tutte le pietre chakra di cui vi ho parlato possono essere d’aiuto se portate con sé, tenute in mano o indossate. Una collana mala non serve solo per la meditazione japa, ma può anche semplicemente essere indossata per trarre beneficio dalle pietre che la compongono. Lo stesso vale per i bracciali dei colori dei chakra.
Per approfondimenti leggere: Mala: cosa sono e come si usano